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Chi siamo


Il 14 settembre del 1524, di mattina presto, quattro preti dichiarano pubblicante la loro scelta di vivere insieme, avendo fatto precedentemente pubblica rinuncia a tutti i loro beni e benefici. Questo per vivere da discepoli di Cristo, sacerdoti di lui, e avendo a modello la prima comunità cristiana, dove nessuno diceva proprio ciò che gli apparteneva, ma  tutto era stato messo in comune. Quattro preti emettono solenne voto di povertà, castità e obbedienza innanzi ad un delegato del Papa.


Quest'evento, piccolo nel suo incedere, darà una "struttura" nuova alla vita e allo stile dei presbiteri. Nasce così, in modo non più episodico, un percorso nuovo... di evangelizzazione. E' la risposta, ricca di frutti per tutta la Chiesa, che il mondo Cattolico cercava da anni, la Riforma, di vita e di stile... più incentrata sulla proposta evangelica e meno sullo splendore rinascimentale. Il cammino viene da lontano (nel tempo e nello spazio), ma la concretizzazione di desideri, aspirazioni, propositi, auspici viene proprio da un figlio di quel tempo, Gaetano Thiene.


Quella piccola compagnia di preti, i primi Teatini, vissero a Campo Marzio (Roma), non più amministrazione di beni, non più immersi in affari di famiglia o di casata, non più occupati a gestire le rendite, ma la scelta di uno stile di vita clericale vissuta assieme, nella preghiera, nello studio delle Scritture, nel servizio al cammino dei battezzati...: ecco il loro originario stile di vita!


Ma chi erano? Cosa volevano?
Certo, per loro è facile rinunciare a tutto, sono tutti rampolli di famiglia, tutti bennati!! Ma proprio questo stile di vita, dimesso e distante dal comune agire, mise i primi Teatini nel sospetto… lì dove "la Chiesa pareva non aver più suo aspetto evangelico e non può trovarsi in lei traccia alcuna d'umiltà, frugalità, continenza e vigore apostolico", questi osavano un percorso che li metteva nella luce sospetta... di chi contesta quel mando che rifiutano.


Ma la vita, la vita si prende l'incarico di far fioriere ciò che si muove, ciò che è vero; è la vita che mostra come stanno le cose. E così, pochi mesi dopo l'inizio dell'avventura Teatina, a Roma ci fu l'Anno Santo del 1525.
l'affluenza dei pellegrini, benché Papa Clemente VII avesse dispensato dall'obbligo dell'elemosina a tutti i pellegrini, inizialmente fu scarsa, a causa delle guerre, del timore dell'avanzata turca e della rivolta dei contadini in Germania; e nell'agosto del 1525 si ebbe a Roma una nuova recrudescenza della peste. I preti Riformatori non mancarono di dar assistenza ai pellegrini, e in special modo –proprio per la peste– la loro carità fu vista ed apprezzata da tutti: incuranti del pericolo, si misero ad assistere gli appestati. Non si era mai visto che preti di alto rango stessero con gli appestati! Questi al alle ricchezze di casa, agli agi dei titoli e dei casati, scelsero quel servizio che a quel tempo "facevano inorridire". Quei preti preferirono il distacco da tutto, ed una vita dallo stile concretamente povero, discreto, sobrio.


Il prestigio di questi preti, e il riconoscimento dello stile diverso di vita, prese il largo, tanto che Teatino divenne sinonimo di chi vive pio, ritirato e attento ai poveri.

La piccola compagnia di quattro preti, nel giro di tre anni era triplicata: 14 preti! Tutti convinti del Carisma di Gaetano, che voleva una nuova vitalità per la Chiesa a partire dal clero, che nella Chiesa, per la Chiesa, doveva essere una milizia scelta di Cristo, pronti come lui a servire i poveri, gli ignoranti, gli ammalati..., pronti a dare la vita nel servizio quotidiano, per amore di Dio.

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Il Convento di Santa Maria Seconda è stato del 1930 al 1945 il seminario dei Teatini, poi fu lasciato per la costruzione del Collegio Teatini, e l'antico Convento fu poco utilizzato, e piano piano cadde in disuso.

Nel 2025 i Teatini, nel celebrare i 500 anni di vita, hanno deciso di lasciare un segno permanente, ed hanno voluto muovere i primi passi  del Centro Italiano di Spiritualità Teatino.  

Il Convento, nel dicembre del 2024, diventa immobile a disposizione dei pellegrini dell'Anno Santo del 2025, e vuole offrire uno spazio operativo di spiritualità e accoglienza, dove sia possibile riflettere e pregare in un'atmosfera di pace e serenità. 

La sua storia e la semplicità dei suoi luoghi, lo rendono un utile appoggio per i pellegrini e per quanti vogliano uno spazio per riflessione, meeting, eventi, ecc.

Vita religiosa nel Lazio

Convento Santa Maria Seconda è un luogo di culto situato nel cuore della regione Lazio, alle porte di Roma, dedicato alla Beata Maria e alla sua figura come madre e maestra. Il sito è un importante punto di riferimento per la comunità locale e per i pellegrini che giungono qui per pregare e riflettere in un ambiente sereno e pacifico. Il convento, oltre ad essere un luogo di culto, è anche luogo di accolgienza per gruppi, movimenti, pellegrini, eventi religiosi e culturali.